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sabato 15 febbraio 2014

Una notte al cimitero (aka Dentro al cimitero) - La mia opinione

Ed ecco un'altra recensione (che più che una recensione vera e propria sarà un riassunto del film, ma va beh).
Questa volta, come si capisce dal titolo, parlerò di Una notte al cimitero.
Film del 1987 diretto da Lamberto Bava, regista noto per aver girato film come Macabro, Dèmoni, Dèmoni 2, Morirai a mezzanotte, The Torturer e Fantaghirò.

"LoL, Fantaghirò!"
"No, sul serio. È il regista di Fantaghirò"


Già il fatto che quest'uomo riesca a dirigere Fantaghirò con una mano e "La maschera del demonio" con l'altra avrebbe dovuto farmi sospettare qualcosa. Ma va beh.

Questo film parla di... in effetti non ho ancora capito bene di cosa/come/dove/quando/perché.
I nostri protagonisti sono cinque ragazzi: Robin, Tina, Micky, Gianni e David.
Per fortuna sono tutti interpretati da attori di cui non sentiremo più parlare, ma di cui non sentiremo la mancanza. Tutti tranne Gianni, interpretato da Gianmarco Tognazzi.
Il film inizia con una scena inutile che mostra i ragazzi che rubano robe in un negozio di alimentari, portandosi a casa un bottino di circa 6000 lire.
Cosa dire di questa scena?
È stupida, soprattutto perché i ragazzi scappano a bordo di un'auto che ha quest'aspetto:

Complimenti, passerete di sicuro inosservati
(you've got to pimp my riiiiiiiiide!)

Durante la fuga attraversano una nebbia che li porta tipo a Silent Hill.
Pochi minuti dopo la nebbia sparisce così com'era arrivata, e loro si ritrovano in un bosco. Provano ad attraversare una specie di torrente con l'auto, ma quest'ultima da forfè, e loro si ritrovano a piedi, in culo al mondo, senza cellulari e coi vestiti fradici.
Bear Grylls sarebbe orgoglioso di voi. E poi vi mangerebbe.

Proteine, gnam!

Dopo aver camminato per tutto il giorno, vedono in lontananza un cimitero e pensano che andare a dormire lì sia veramente un'ottima idea. Come se non bastasse, dentro al cimitero ci trovano una scritta in latino della serie "lasciate ogni speranza", ma la ignorano e rimangono a dormire lì.
E allora ditelo che volete morire!
Durante la notte i ragazzi sentono strani rumori, si svegliano e si preparano a scappare... finché non vedono una porta con l'insegna luminosa di una taverna. Dentro un cimitero.
L'insegna luminosa di una taverna.
Dentro un cimitero.
Cimitero.
Taverna.
Luminosa.
gnafaccioppiù

Dentro la  taverna fanno la conoscenza del proprietario...

Mi sembra affidabile!

...un tipo che fa una risata malefica dopo ogni cosa che dice.
Se non scappate adesso, vuol dire che siete coglioni.
Ma loro no, si fermano a mangiare e iniziano a curiosare in giro, così uno del gruppetto trova un contenitore di vetro pieno di gioielli, portafogli e carte di credito.
Ma questo non è ancora sufficiente a far scappare via i nostri protagonisti. Sono i personaggi più coraggiosi di tutti i film della storia del cinema. O i più idioti, fate voi.
Il tizio con l'occhio scassato gli rivela che quel tesoro sarà vinto da chiunque abbia il coraggio di passare un'intera notte nei sotterranei del cimitero. Come reagiranno i nostri eroi?
Esatto: uno di loro accetta, e gli altri lo seguono, entrando di nascosto nei sotterranei. Qui vengono "aggrediti" dagli zombie più cagasotto della storia del cinema. Quelli di questo film sono gli unici zombie mai visti che hanno paura delle persone.
Non sto scherzando, ogni volta che incontrano uno zombie non si capisce chi ha più paura di chi.
E in tanti anni nessuno è riuscito a vincere la sfida? Macheccazz...
Comunque, dopo essersi persi come degli idioti, iniziano a farsi delle seghe mentali sulla struttura del cimitero, paragonandola alle opere di Escher.


Tipo questa. Ecco, i protagonisti di questo
 film pensano che i sotterranei del cimitero 

abbiano la forma di questo quadro.

Così smettono di seguire un filo logico nello scegliere la direzione, e si affidano a una delle ragazze che sceglie la strada col principio latino "cazzius de canis". Alla fine riescono comunque a uscire dal cimitero (a volte questo principio funziona) e incontrano di nuovo il tizio della taverna. Cosa succede dopo?
Non ve lo dico perché questo film va visto.

LA MIA OPINIONE
I dialoghi sono idioti, la trama è idiota e l'idea di fondo è idiota, ma vi assicuro che ci sono alcune scene in questo film che mi hanno fatto morire dal ridere.
Si può dire che è un "So bad it's so good"?... Nì, perché non è così orrendo da far ridere, ma intrattiene bene per i suoi 84 minuti e si presta facilmente a prese per il culo.
E ora filate a vederlo.

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